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ORTICA.
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ORTICA.
Definiz: Sost. femm. Nome di un genere di piante erbacee, che nascono specialmente nei luoghi incolti, note per la proprietà delle foglie, di essere rivestite di peli che pungono e iniettano nella pelle un liquido irritante. La specie più comune è l'Urtica urens dei Botanici.
Dal lat. urtica. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 372: L'ortica.... è di due maniere: l'una è pugnente, e l'altra è morta, la qual non pugne, e le sue foglie sono più bianche e più molli o vero morbide ec.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 416: Niun campo fu mai sì ben cultivato, che in esso o ortica o triboli o alcun pruno non si trovasse mescolato tra l'erbe migliori.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 268: E colse, chè ve n'avea presso, parecchi gambi d'ortica.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 201 t.: Dell'ortica mora. Tutta l'ortica mora, ciò è l'erba col gambo e con le foglie, è simile all'ortica: ma le foglie sono più dilicate, e pestandole gettono odor cattivo.
Esempio: Soder. Op. 2, 385: La radice dell'ortica, cotta fra le carni dure, le fa frollare.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 537: Facendogli soprabere un brodo alterato colle foglie di edera terrestre, di marrubio, di ortica morta, ec.
Esempio: Fag. Comm. 5, 122: Gli somministrai il grano per tutto l'anno..., e poi pagarmi d'ingratitudine; basta le mi son corone. C. (D'ortica e di pugnitopi).
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 126: A una rosa verginella Così disse un dì l'ortica: Onde vien che sì nemica Ogni mano è sempre a me?
Esempio: Fosc. Poes. C. 32: La sua polve Lascia alle ortiche di deserta gleba.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 207: Fra le [piante] erbacee e fruticose ve ne son parecchie, le quali sarebbero da raccomandare per l'uso stesso (per far cordami), ed anche per cavarne fibra adattata a far tessuti fini; tra le quali ricorderò la ginestra e l'ortica.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 642: Era una marmaglia d'ortiche, di felci, di logli, di gramigne,... e d'altrettali piante; di quelle, voglio dire, di cui il contadino d'ogni paese ha fatto una gran classe a modo suo, denominandole erbacce, o qualcosa di simile.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Di penter sì mi punse ivi l'ortica, Che di tutt'altre cose, qual mi torse Più nel suo amor, più mi si fe' nimica.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 2: Ma pur non punse sì la dolce ortica, Ch'i' non tornassi a quel disio proposto.
Esempio: Bocc. Fiamm. 21: Con più pungente ortica s'ingegnò d'affliggere l'anima mia.
Esempio: Domin. Lett. 156: Conforto voi, dilette, del ben fare amanti, troviate nelle spine rose, e dall'ortica cogliate gli olenti fiori.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 310: Tu m'hai punto il core con sì dolce ortica, Che ec.
Esempio: Bern. Orl. 34, 2: E sempre qualche documento buono Sia coperto co' pruni e con l'ortica.
Definiz: § II. È altresì Nome dato a una classe di zoofiti che, toccandoli, dànno prurito come l'ortica. –
Esempio: Segner. Incred. 70: Tali dentro l'acque son l'ostriche, le ortiche, le spugne marine, stimate insieme piante, insieme animali.
Esempio: Bellin. Bucch. 196: Chiocciole sonvi col bellico, e senza, Stelle, ricci, e d'ortiche ogni semenza.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 428: Ortica marina. Urtica marina. È di molte spezie.... È una maniera di zoofito molle, acquoso, lentissimo al moto. Ha la bocca collocata nel mezzo del corpo, di denti acuti, rauncinati e piccoli all'intorno guernita.
Definiz: § III. Essere conosciuto come l'ortica, o più che l'ortica, al buio; detto proverbialmente di persona, le cui azioni, e propriamente non buone, si facciano, anche se non palesi, sentire nei loro effetti; come toccando l'ortica se ne sentono, anche non vedendola, le punture. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 4, 13: Non era ancor trapassata la notte, E però la battaglia era confusa;... Tanto ch'al buio il Povero Avveduto Sarà, come l'ortica, conosciuto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 345: Chi sia l'autore, e' non accade dirvelo, Ch'egli è omai più conosciuto che L'ortica al buio.
Definiz: § IV. Maneggiare l'ortica, vale figuratam. Trattare con persone difficili e di cose moleste. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 8: Il servire il teatro è una fatica Che d'un Atlante ci vorrebbe l'omero; Con quella gente è un maneggiar l'ortica, E si ha il piè sulla buccia di un cocomero.
Definiz: § V. Se n'avvedrebbe Cimabue, che conosceva l'ortica al tasto; detto proverbialmente di cosa tanto manifesta, da accorgersene chiunque. –
Esempio: Fag. Comm. 3, 375: Lisetta ti vuol bene? M. Oh se n'avvedrebbe Cimabue, che conosceva l'ortica al tasto.
Definiz: § VI. Ti conosco, disse il culo all'ortica; maniera proverbiale e bassa a significare che di una data persona o cosa abbiamo fatto dolorosa esperienza. –
Esempio: Pataff. 3: E conoscoti! il cul disse all'ortica.